Affinchè possiamo sfruttare a pieno le potenzialità di un cablaggio strutturato, dobbiamo curare i collegamenti che permettono a tutti i dispositivi presenti nella struttura di interfacciarsi al meglio. La scelta dei materiali, la tipologia, la corretta installazione .... diventano fattori fondamentali.

 

i cavi UTPIL CAVO

Il cavo è uno degli elementi più critici del cablaggio in relazione alle prestazioni dell’intero link, sia  in termini di qualità del prodotto, che in termini di correttezza dell’installazione.
Errori nella posa del cavo compromettono pesantemente le prestazioni dell’impianto.
Per i sistemi di cablaggio strutturato lo standard prevede l’utilizzo di cavo a 4 coppie bilanciato e ritorto con impedenza 100 in categoria 5E, 6 e 6A (rispettivamente 100 Mhz, 250 Mhz e 500 Mhz) 1). Questo cavo può essere di tipo:
-  non schermato U/UTP (Unshielded Twisted Pairs)
-  schermato F/UTP (Foiled Twisted Pairs)
-  doppia schermatura U/FTP, SF/UTP o S/FTP.

 

Il cablaggio orizzontale comprende tutti i componenti che servono per il trasporto dell’informazione dalle strutture informatiche dell’utente al distributore di piano (Rack) relativa a quel ramo di cablaggio. Comprende quindi:

-  Il cordone di apparato (patch-cord)
-  La prese utente (cat.5 – cat.6 – cat.7)
-  Il cavo UTP  o  FTP
-  I sistemi di permutazione che costituiscono il distributore di piano (patch-panel)
-  I cordoni di permutazione lato rack (patch-cord)

Il cablaggio orizzontale rappresenta la parte più critica dell’intero sistema di cablaggio strutturato. Per prima cosa è strutturalmente complesso ed è composto da una grande quantità di cavi che devono raggiungere punti diversi distribuiti più o meno uniformemente su aree piuttosto vaste. In secondo luogo è la porzione di cablaggio più soggetta nel tempo a modifiche e spostamenti. Le scelte tecnologiche e l’attenzione dedicata al progetto delle infrastrutture di supporto a questa porzione dell’impianto sono destinate ad avere grande importanza nell’economia delle prestazioni e dei costi globali del sistema.
Il cablaggio orizzontale è detto anche cablaggio di piano perché, in un edificio a più piani, normalmente “connette” tutti gli utenti di un singolo piano. Può tuttavia capitare di dover realizzare un cablaggio orizzontale che serva utenti dislocati su più piani.  

Il cablaggio verticale, spesso definito anche dorsale di edificio, è la struttura che connette (sempre nella tipologia a stella) vari rami di cablaggio orizzontale.
Normalmente si sviluppa in verticale perche collega i distributori di piano, anche se, in alcuni casi, può svilupparsi interamente in orizzontale.
I cablaggi di dorsale presentano problematiche di installazione molto diverse rispetto al cablaggio orizzontale. La topologia è più semplice, il cablaggio si sviluppa da e verso pochi punti; é più facile prevedere nella struttura i cavedii attraverso cui posare i cavi; il percorso non é influenzato dagli sviluppi della rete e da eventuali aggiornamenti, modifiche, estensioni, ecc..
Per contro l’installazione delle dorsali comporta l’applicazione di tecniche particolari sia per i cavi in rame che per i cavi ottici e sia che si tratti di dorsali in “verticale” interne che di dorsali di campus che si sviluppano all’esterno degli edifici; inoltre, l’affidabilità della realizzazione é particolarmente critica perche ad ogni cavo non è associato un solo utente, bensì tutti gli utenti di un piano, di un’ala dell’edificio, di tutto un edificio o anche di un gruppo di edifici a seconda del livello gerarchico della struttura di rete che stiamo considerando.

La Dorsale di Campus, analogamente, collega e comprende strutture molto grandi che hanno la necessità di collegare i vari edifici al proprio interno, tramite il trasporto di cavi in fibra ottica (a seconda delle distanze da garantire) tra le strutture isolate.
Il distributore di campus è connesso a stella con i distributori di edificio.